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musica: Monsignore Umberto Pineschi

esecuzione: Michiko Kato

testi: Don Cristoforo Dąbrowski

I

Gesù condannato a morte

Quando potresti fare del bene, te ne lavi le mani come Pilato, perché ti fa comodo. 

Sì, voi: bambini, donne, uomini, anziani, malati.

Non capisci che giudicando me condanni te stesso! 

Non ti chiedo l’impossibile. 

Non tirarti indietro. Fai quello che puoi. Fai qualcosa! 

Il resto lo aggiungo io.

II

Gesù è caricato della croce

Mi dai la piccola croce del tuo peccato? La prendo perché per questo sono venuto.

Ti pare piccola, eh…?

Ma vedi quelli intorno a te? Anche loro hanno le piccole croci che vorrebbero regalarmi.

E alla fine quante sono? 

Ce la faccio? Se tu mi aiutassi togliendomi la tua… 

III

Gesù cade per la prima volta

Ti pare piccolo il tuo peccato. Certo. Peccatuccio proprio.

Eppure mi ha strappato dal cielo e steso per terra.

Ora mi alzo e vado verso la tua salvezza.

IV

Gesù incontra sua Madre

Neanche mia madre ho risparmiato.

Vedi come soffre! Non solo a causa mia ma anche tua!

Non aggravare la sua sofferenza. 

Perché questa non è soltanto la mia ma anche tua Madre!

Tua Madre!

V

Gesù è aiutato dal Cireneo

Non c’entrava nulla e non voleva. Era lì per caso. Lo hanno costretto. 

Eppure, mi ha aiutato a portare la croce per salvare sé stesso e gli altri. 

So che è importante la tua libertà. L’ho creata io. Però questa libertà a quale verità ti conduce?

VI

La Veronica asciuga il volto di Gesù

La mia faccia è sporca di sangue, sputi, sudore e fango.

Non sembro più neanche un uomo eppure sono il tuo Dio.

Stringimi forte. Più forte! 

L’immagine del mio volto sofferente, come tesoro prezioso,

sia impressa nelle tue mani e nella tua anima.

VII

Gesù cade per la seconda volta

 Mi hai sporcato col fango del tuo peccato che continui a compiere di nuovo, e di nuovo, e di nuovo…

Quante volte devo rialzarmi per te?

Aiutami almeno qualche volta.

VIII

Gesù incontra alcune donne piangenti

Bambino?! No!

C’è ancora tempo.

Notti e pianti. Chi me lo fa fare!

E quella piccola creatura che ti ho mandato? 

Perché l’avete ammazzato?

Non eravate pronti? Certo, voi no. Ma lui si.

IX

Gesù cade per la terza volta

Il tuo peccato grave mi schiaccia. Bestemmie, tradimenti, omicidi, magia…

Cos’altro vuoi aggiungere?

Non so se riesco a rialzarmi.

Per amore verso di te provo…

X

Gesù è spogliato delle vesti

Ti do fastidio, eh?

Guardami! Non abbassare la testa! Guardami!

Pare loro di avermi tolto tutto.

Invece ho tutto quello che ti serve per salvarti.

Guardami!

XI

Gesù è inchiodato alla croce

Se mi crea dolore il tuo chiodino?

Si, mi crea dolore. Non importa che sia piccolo.

Il dolore fisico prima o poi passa. 

Peggiore è quello eterno, spirituale, che tu assaggi appena qui sulla terra.

Levalo per favore. Così mi aiuti e soprattutto… ti aiuti.

XII

Gesù muore sulla croce

Mi hanno ammazzato e pensano che finisca così una volta per tutte.

Anche gli apostoli sono scappati. 

Ma tu, non lasciarmi solo. Ti prego. Stai accanto a mia Madre e a Giovanni. 

Ho bisogno di te per salvarti, perché questa apparente fine è un nuovo inizio.

XIII

Gesù è deposto dalla croce

Volevo condividere con te anche la morte. 

So che questa ti fa paura.

Sarò vicino a te con le mani di chi ti vuol bene.

Stringile…

XIV

Gesù è deposto nel sepolcro

Non mi vedi? Chiudi gli occhi e guarda bene. 

Non ho smesso neanche per un attimo di stare accanto a te con la mia benedizione.

So che ti sembra una notte buia. Non durerà tanto.

Piangi???

Ma sappi che ci vediamo presto…

SPIEGAZIONI

Questa Via Crucis è stata ideata dal punto di vista della nostra responsabilità per la Passione di Cristo.

Ispirazione è venuta anche dalla caratteristica degli Italiani che usano tanti gesti. 

 

I Stazione:

Tutti siamo i Pilati. Ad ognuno di noi in ogni età è successo di lavare le mani, di non volere prendere la responsabilità per la decisione, scaricarla per qualcun altro.

II Stazione

Di solito si pensa della croce grande, pesante, invece non pensiamo della nostra partecipazione nel peso, semmai, preferiamo di pensare che nostra croce costruita da nostri peccati sarebbe piccola. 

III Stazione

Gesù cade sotto il peso di nostri peccati. Con ogni peccato il peso aumenta. Ma tutto si inizia da un peccato. Questo pugno è simbolo della aggressione.

IV Stazione

Gesù dona alla Madre la spada predetta da Simeone durante la Presentazione al Tempio: “… a te una spada trafiggerà l'anima”. Quando Madonna incontra Gesù durante Via Crucis capisce che queste parole si avverano. 

V Stazione

Sul quadro vediamo solo un soldato romano ma dove è Il Cireneo? Guardate a chi punta soldato con la mano. Questa persona deve aiutare Gesù Cristo. Si, questa persona che sta davanti. Sei tu. Anche se ti sposti a destra o sinistra del quadro sempre sarai puntato dal soldato.

VI Stazione

La Veronica tiene l’asciugamano con l’immagine di Gesù Cristo impressa come un tesoro prezioso. Stringe a sé l’asciugamano. 

VII Stazione

I peccati si moltiplicano, dal peso viene la seconda caduta. Gesti aggressivi, volgari, superstiziosi. 

Tutti sono peccaminosi.

VIII Stazione

Gesù ha detto: “Figlie di Gerusalemme, non piangete su di me, ma piangete su voi stesse e sui vostri figli.” 

Quale figlio è più debole, più innocente ma dovrebbe essere lamentato? Non nato. 

IX Stazione

In terza caduta tutti i gesti formano la croce. Questo significa che il peso della croce è costruito dai nostri peccati.

X Stazione

Di solito uomo nudo non volendo essere visto si copre invece Gesù Cristo offre a noi la sua umiltà.

XI Stazione

I chiodi simboleggiano il peccato. Allora quale chiodo sarebbe tuo?

XII Stazione

La luce di Gesù Cristo si spenge, non c’è bisogno delle parole, dei gesti.

XIII Stazione

La Madonna a parte della sua santità l’aveva aspetto umano con quale possiamo identificarsi. Cosa fa ogni uomo quando vede qualcuno appena morto? Si, chiude gli occhi. Come la madre ha levato anche la corona di spina simbolo della sofferenza del suo figlio. 

XIV Stazione

Gesù è morto, non può più fare niente? Invece no. La sua mano morta ci benedice. Tutti conosciamo il gesto della benedizione del prete, ma con la mano alzata.